1970
plexiglas e cemento
40 cm x 23,5 cm x 22 cm
angoli: 90°, 25°, 65°
collezione dell’artista
esposizioni: Casa del Mantegna, Mantova – Museo del Novecento, Milano – Galerie nächst St. Stephan, Vienna
1970
plexiglas e cemento
40 cm x 23,5 cm x 22 cm
angoli: 90°, 25°, 65°
collezione dell’artista
esposizioni: Casa del Mantegna, Mantova – Museo del Novecento, Milano – Galerie nächst St. Stephan, Vienna
Fin dal 1966 Amalia Del Ponte aveva aggiunto ad alcune opere in plexiglas dei moduli in cemento: a partire dal 1970 anche le sculture di grandi dimensione vedono la giustapposizione, insieme al materiale trasparente, di ferro o cemento , in opere uniche con un titolo proprio, ma che vengono nel loro insieme definite “tropismi”.
Iolanda Ratti
“Con le strutture di plexiglas – prismi trasparenti – a contatto con il cemento e il ferro, Amalia Del Ponte osservava i fenomeni ottici, energetici ed estetici che scaturivano da questa strana alleanza o apparente mésalliance (il cemento così opaco, così ruvido e il plexiglas così levigato così cristallino). Dagli spigoli dalle facce contigue, nasceva una serie di dislocazioni ottiche, contrapposizioni geometriche e virtualità spaziali che lo sguardo, col minimo spostamento, poteva a piacimento dissolvere o ricomporre.”
A.M. Sauzeau Boetti