1976
Sul muro vero, muri illusorii in stucco, prospettive illusorie, e cielo.
(Il luogo è un ambiente per sfilate, nella sede di una piccola ditta per confezioni; 60 m2: il pavimento è in moquette nero fumo, il tavolo diagonale è in lamiera smaltata nera).
Due muri, in “Domus”, n° 495, febbraio 1971
Il trompe l’oeil è la strategia progettuale protagonista dell’atelier Due Muri, un piccolo spazio di solo 60 metri quadri di una ditta di confezioni di Milano, che era anche uno spazio espositivo. Qui il trompe l’oeil ricopre tutte le pareti sviluppando e ampliando lo spazio in altre direzioni. Disegna sulle pareti, lavorate in grassello di calce a caldo, muri in marmo che si aprono su un illusorio paesaggio circostante, così che su un muro vero si accampano e vivono muri illusori che portano dentro il cielo, creando un ambiente suggestivo e poetico per le sfilate. Il pavimento è rivestito da una moquette nero fumo come la terra. Nero è anche il tavolo diagonale, in laminato smaltato.
Eleonora Fiorani