1959
gesso
Collezione dell’artista
ph. ADP
Le onde viaggiano per conoscere?(1) Certamente fluiscono incessantemente nell’arte di Amalia Del Ponte per frequentarla, essendo essa stessa onda e punto di creazione; donde si dipartono, mutate, verso innumerevoli esperienze spettatrici. Fa mezzo secolo da che la sua opera ospita i materiali e le energie come amanti curvi sui loro scambi, non c’è scultura avanzata che abbia fatto più surf di questa. Il prolungato insegnamento sugli archetipi e le casualità e i suoni e le leggi fisiche che Amalia ha impartito ai suoi progetti linguistici, non taciuto, sempre aperto al dialogo, non si è arenato nel tempo, né si è mai tramutato in ideologia e produzione da fonte autogena della conoscenza qual era e continua a dispiegarsi. Parlare di arte e scienza è forse cumulativo, sceverare onda da onda sarebbe diminutivo – la creazione passa per stadi e strati.
Tommaso Trini Castelli
(1)Non lo sappiamo. Né la domanda vuole umanizzare la natura. Sta di fatto che nell’immateriale dell’arte di cui qui si parla, i linguaggi molteplici delle onde istituiscono tale moto, peculiare di Amalia Del Ponte: creare per sapere. La luce ha un primato e un segreto: le sue onde, le più veloci, sono anche le più sole a tempo inalterabile.