1980
Musica da Camera per Sei Strumenti
C Space, New York
Francesco Leonetti
“Per un'opera 1980: Musica da camera per sei strumenti un appunto, una descrizione II modo di oggettivazione di Amalia Del Ponte coinvolge materiali e concetti di vari campi disciplinari, con le relative fonti: analisi scientifi- ca classica, simbologia psicanalitica, escogitazioni inventive settecentesche, trattati mistici orientali. Viene anzitutto da ciò un repertorio di aloni suggestivi o riferimenti razionali che gli oggetti producono (e sono lasciati al lettore): già nello stesso atto dell'estrarre e riporre, o scomporre e ricomporre, che è proprio di quest'opera, con un senso lieve di magia da spettacolo, col senso dichiarato di memoria e musica, con un senso aggiunto di disseccazione. Diamo qui una precisa descrizione utile dell'opera, intitolata «Musica da camera per sei strumenti» (in sei pezzi con diversi elementi interni). La descrizione ha l'ordine dell'apparizione visiva degli oggetti (estratti via via da un insieme); i numeri di essi procedono invece in senso logico. Con C e con R, uno all'inizio (in parte) e il resto alla fine, sono indicati evidentemente: il contenitore od elemento fondamentale dell'opera, che è una custodia di strumento musicale e un oggetto che può essere immesso come primo nella stessa custodia e vale come ulteriore supporto (inconscio) della topologia. Con S, 1- 6, sono indicati gli «strumenti» che sono sovrapposti a R e introdotti in C, e costituiscono parti integranti del corpo dell'opera.”